Devo Andare Via
Dopo dodici anni che siamo fidanzati
ti guardo negli occhi come una sconosciuta.
Tu parli e io non rido,
io parlo e tu ridi.
Com'è?
Ci siam conosciuti sui banchi di scuola,
io ero più grasso
e tu non eri mai sola
e se mi parlavi era solo per dirmi:
Scusa che ora è?
Adesso tua madre parla di matrimonio
prepara i vestiti e pensa alla cerimonia.
Anch'io mi commuovo se penso a quel giorno,
meglio farsi un caffè.
E guardo il soffitto sperando che crolli,
magari sul tavolo con tutti i regali.
Peccato che i preti non vanno mai ferie.
Peccato perché io
Devo andare via,
non è colpa mia.
I miei amici mi aspettano giù
e devo portare il pallone quello a spicchi blu.
Devo andare via,
è stata una follia.
Ma lo faccio stavolta o mai più,
devo trovare il coraggio.
Sì amore, grazie, ancora un po' di formaggio.
Sono cinque anni che siamo sposati,
mi guardo alle specchio e sembro un catacomba.
Tu invece rinasci, ora hai pure le tette.
Com'è?
Adesso tua madre vive al piano di sotto,
passiamo le sere giocando a tressette.
E quando mi fa le battute sul morto,
io faccio finta di niente,
perché...
Devo andare via,
non è colpa mia.
I miei amici mi aspettano giù
e devo portare il pallone quello a spicchi blu.
Devo andare via,
è stata una follia.
Ma lo faccio stavolta o mai più,
devo trovare il coraggio e poi via nel blu.