Lyrics Lucio Battisti

Lucio Battisti

Mi riposa

L'aereo rulla

sulla pista sgombra,

e il ruscelletto frulla,

radente dentro l'ombra,

dove, non visto, fa

certune cose.

Noiosa come sei,

mi sei preziosa.

Monotona ottimale,

mi riposa

la confidenza tua

priva di varietà,

la musica camusa

che stempera le palpebre,

le strugge in cere fuse

e le sigilla

su pagine non chiuse.

Noiosa ti dimentichi di me,

e siamo soli.

E tu parli di noi

senza abbandoni,

e senza animazioni e con la correttezza

di una traduzione che risuoni

facile e fedele senza quelle

inutili trappole e stili.

Pratica, con te sei pratica,

sfogliando un argomento prediletto,

ma non sono petali: tu i fiori li divori,

come i gialli:

"La corolla assassina",

"Il pistillo che sa".

Ti appassioni stordita, tutta in punta di dita

al variare dei fiori.

E li divori,

come una capretta

illetterata ai titoli

dei gialli fiorellini di ruchetta.

Noiosa in un esilio,

segnata dallo smalto,

ti scusi se hai le mani

che somigliano ad altro.

Scavalli ed accavalli le gambe, d'un tratto,

come i tergicristalli,

e infatti ti schiarisci, traspare,

che dentro l'idea chiara,

vacillano i corpi giovinetti

col tridente ad infilzare

gli amori serrati,

corazzati e profondi dei ricci di mare.

La macchia tonda e dolce dei bicchierini,

le scarpe decoltè,

quel capogiro, che

scossa agli orecchini,

l'onda color dei vini,

e cirri bronzini

dei capelli infantili.

Statica, ritorni statica,

con lievi incrinature,

serpeggiamenti dentro le strutture

esce un amore mio,

come un colombo,

dalle feritoie,

che viaggia tanto e tanto,

ha già viaggiato tra le noie,

si butta a capofitto,

diventa un ruscelletto

che frulla,

radente dentro l'ombra,

e la tua voce rulla

sopra la pista sgombra.

Roca, diventi roca,

con una voce, poca,

da ciceronessa

che spiega com'è bella,

com'è bella se stessa.

I nostri tè si bevono da sé,

molto corretti,

e intanto è incominciata

la sfilata

di intere collezioni

di biscotti.