Signora
Tu, buona madre fino a ieri,
donna che non dà pensieri,
tu, fra i miei libri e i tuoi vestiti,
con quegli occhi un po' assonnati, tu,
prima che venga stasera,
che venga la fretta di andare,
tu devi sapere
che non puoi spogliarti di me come credi!
Adesso mi spiace, signora,
non è più il segreto pensiero,
l'hai fatto davvero,
è inutile adesso pensare
"Il bambino l'ho fatto giocare".
No, è una cosa più importante,
ora voglio tutto o niente.
Mio, ciò che tu mi hai dato è mio
e non te l'ho chiesto io, ma,
prima che venga stasera,
e prima di averne paura,
ti stringo ancora
e spero ti resti negli occhi una traccia
che dica a quell'uomo che tu,
tu sei stata mia davvero,
sì, fa ridere il pensiero...
Se la mia età non ti ha fermato,
perché dire che hai sbagliato?
Se la mia età non ti ha fermato,
perché dire che hai sbagliato?