Tutto Alle Tre

La tua valigia è li sul pavimento

ricordo il giorno quando l'hai portata

settimo piano quante scale eppure quanto ero contento

mentre scendevo quel mattino per aprirti la mia porta.

Entrasti come arriva un uragano

successe come quando passa il vento

ma io non ti capivo non ho mai capito niente

quel mondo che creavi intorno a me sembrava solo strano.

Ma ieri sera quando son tornato

c'era un silenzio che gelava il cuore

era un deserto un luogo abbandonato

piu niente intorno piu nessun rumore

ed inciampai nell'ombra di me stesso

in quella casa c'era tutto a posto

sulla valigia chiusa avevi messo due righe:

« Vengo a prenderla alle tre ».

È ancora notte ed io mi son svegliato

è strano risvegliarsi di traverso

in questo letto grande troppo grande grande come un prato

dove mi sento solo come un cane stupido e disperso.

La tua valigia è li sul pavimento

e odio la sua lunga ombra scura

è quasi l'alba nasce dietro le persiane un mondo di cemento

e questo giorno che ora nasce piano piano sì mi fa paura.

E quando un uomo scopre sul suo viso

lacrime calde chiare di bambino

tutto l'orgoglio muore all'improvviso

mi alzo ad un tratto vado a un tavolino

e su quel foglio gocce di sudore

gocce di pianto pochi segni scuri

ogni parola è un grido di dolore

ti chiedo scusa torna a casa amore.