Una domenica da buttare

Bene, come sono contento

non c'è un filo di vento

il frigo s'è spento

e l'acqua vien giù

già fusa, in rigagnoli rosa

s'è disfatto il gelato, il vino è finito

col caldo che fa.

Le strade

le ha vuotate l'estate

dorme il cane contento

lì sul pavimento

sta meglio di me.

E tace ogni oggetto di casa

non funziona più niente

se manca corrente

e oggi di più manchi tu.

Dove sei?

Scende una rabbia tranquilla

dal soffitto che adesso

pian piano è più basso

sopra di me.

E suona l'orologio in cucina

pomeriggio bruciato da un sole sfacciato

che arriva anche qui.

Qui da me.

E mi viene la voglia

di venirti a cercare.

L'ascensore insiste a non salire.

E mi passa la voglia.

Ce la faccio lo stesso

a aggiustare i pezzi di me stesso.

Dove sei.

Sento i vicini di casa

fa rumore, si danno da fare

si sente da qui.

La gente, qualche volta ne ha voglia

nelle ore più strane; Domenica infame

senza di te.

E mi viene la voglia

di morire qui adesso

ma non saprei mai se ti ho commosso.

E mi passa la voglia

e mi passa l'amore

resta solo un po' di dispiacere.

Dove sei?