Lyrics Umberto Tozzi

Umberto Tozzi

La Testa Sui Binari

In queste tempeste di città

la testa di qualche anno fa

su di un marciapiede mi spavento

dei prezzi di un ristorante

e la mia chitarra chi ce l'ha

mangiata dal Monte di Pietà

tre gettoni perché non si sa mai

tante volte chiamasse lei

tante volte chiamasse lei

e lo stomaco vuoto era il solo invito

a non andare giù

e delusi genitori da ingannare sempre più

la cambiale sembra esistenziale quando va così

e decisi che non era male che finisse lì

Con la testa sui binari con la testa sui binari

quando vidi un'ombra contro il cielo blu

ali piccole e leggere ma non era un ferroviere

ho capito che era solo un cielo blu

un bel cielo blu un incantato cielo blu

come poi non ne ho visti più

un incantato cielo blu

In queste tempeste di città

di un bianco Natale mesi fà

appoggiandosi al vetro con la fronte

c'è un ragazzo che sogna un ristorante

la prima chitarra se ne va

mangiata dal Monte di Pietà

ragazzo lo so quando si sogna

mangeresti anche una spugna

mangeresti anche una spugna

e lo stomaco vuoto fa parte del mito dell'artista

basta che

l'appetito non diventi invito a non sperare più

no ragazzo stare soli è un pozzo da buttarsi giù

cerco fuori e c'è soltanto l'aria di un bel cielo blu

Con la testa sui binari con la testa sui binari

quando vidi un'ombra contro il cielo blu

ali piccole e leggere ma non era un ferroviere

ho capito che era solo un cielo blu

un bel cielo blu un incantato cielo blu

come poi non ne ho visti più

un incantato cielo blu